Luffy x Nami ~ Love

Concept album, Ovvero: album che raccontano una storia

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-Connie-
view post Posted on 2/2/2013, 22:52     +1   -1




Io adoro i concept album. Sarà che sono più "rari" rispetto a quelli normali, sarà che sono piuttosto complessi da realizzare, sarà che, di solito, l'artista riversa al suo interno tutto il suo io... Insomma, li adoro. **
Quindi, gente, questo topic è fatto proprio per postare la storia di un concept album che vi ha particolarmente colpito e/o vi è piaciuto molto! ^^

Inizio io: e con cosa, se non con The Wall dei Pink Floyd? u_u L'altro giorno l'ho riascoltato e me ne sono innamorata ancora di più *w*
E bello lungo, tant'è vero che è diviso in due dischi. Il protagonista è Pink Floyd (sì, si chiama proprio così XD) ed è una specie di alter-ego di Roger Waters, bassista e compositore del gruppo.

THE WALL


CD 1
In the Flesh? - La canzone rappresenta l'inizio dello show e le indicazioni che si sentono alla fine del brano indicano che Pink sta per cominciare a raccontare la storia della costruzione del "muro". Nel testo di questo brano afferma che malgrado il suo aspetto esteriore, per capire veramente chi sia bisogna "farsi strada con le unghie" attraverso la sua maschera ("claw your way trough this disguise"). Il suono della picchiata di uno Stuka, inoltre, informa l'ascoltatore (anche se non in modo esplicito) della morte in guerra del padre di Pink.
Il bambino che piange alla fine della canzone indica, molto probabilmente, la nascita di Pink.
The Thin Ice - In questo brano si narrano i primi anni di vita di Pink, quando non era ancora abbastanza grande per capire cosa era successo al padre. Il "ghiaccio sottile" ("thin ice") rappresenta il breve e delicato periodo d'innocenza che tutte le persone hanno nella vita, prima che comincino a capire ciò che succede nel mondo che li circonda. In particolare il testo del terzo e del quarto verso
«Trascinandoti dietro il silenzioso rimprovero / di un milione di occhi bagnati di lacrime»
è una metafora che indica come le azioni che vengono fatte nel presente (nel caso di Pink la guerra) influiscano psicologicamente e/o spiritualmente anche sulle generazioni future.
Another Brick in the Wall (Part I) - Seguendo ciò che viene raccontato nella canzone The Thin Ice, Pink, il protagonista, cresce e capisce che il padre è morto in guerra. Questo lo distrugge moralmente e fa sì che cominci a costruire "The Wall", vale a dire "Il Muro".
The Happiest Days of Our Lives - Cresciuto, Pink viene mandato in una scuola diretta da insegnanti severi e molto spesso violenti, che non perdono occasione di deridere i loro studenti.
Another Brick in the Wall (Part II) - La parte II di Another Brick in the Wall è una canzone di protesta contro la rigida istruzione in generale, e in particolare contro i collegi scolastici. Dopo essere stato sgridato dal suo maestro, Pink sogna il giorno in cui i ragazzi avrebbero cominciato a protestare contro gli insegnanti troppo severi.
Mother - La canzone narra dei rapporti fra l’ancora giovane Pink e sua madre, che è una donna iperprotettiva nei confronti del figlio e contribuirà in modo fondamentale alla costruzione del “muro”, nel tentativo di proteggerlo dalla crudeltà e dal cinismo della società. Ciò è confermato dal verso “Of course mama’s gonna help build the wall”, cioè “Naturalmente mamma aiuterà a costruire il muro”. La madre che compare in questa canzone è molto diversa dalla visione tradizionale: il suo amore eccessivo e ossessivo ha conseguenze nefaste sulla psicologia di Pink ("Mother's gonna make all of your nightmares come true", cioè "La mamma renderà veri tutti i tuoi incubi"). Dal testo della canzone si capisce anche che alla donna non piace l’idea che Pink stia crescendo e stia acquisendo consapevolezza su ciò che accade nel mondo che lo circonda.
Goodbye Blue Sky - Nonostante la fine della guerra faccia cessare un periodo di sofferenza non per questo l'infanzia di Pink, orfano di padre e schiacciato da una madre iperprotettiva, diventa più felice: "the flames are all long gone, but the pain lingers on", vale a dire "le fiamme si sono spente da tempo, ma il dolore continua". I rumori di un aeroporto che si sentono in sottofondo alla fine del brano suggeriscono che Pink stia andando negli Stati Uniti, per cercare di diventare una rock star e dimenticare il passato.
Empty Spaces - Pink, ormai adulto, si è sposato, ma ha problemi con la moglie causati dal muro, ormai quasi completo, che lo separa dalla società. Pink, quindi, pensa come possa completare il muro.
Young Lust - Il testo ci fa capire che Pink è andato negli Stati Uniti ed è diventato una rockstar e, di conseguenza, è continuamente assalito dalle groupie. La voce dell'operatore telefonico alla fine del brano ci indica che il rapporto tra Pink e la moglie sta andando verso la rovina. A questo punto il protagonista perde la ragione.
One of My Turns - Dopo aver saputo del tradimento della moglie, Pink invita una groupie nel suo appartamento. Quest'ultima tenta in tutti i modi di catturare l'attenzione di Pink, che però non le presta ascolto, mentre pensa alla fine del rapporto con sua moglie; dato che la ragazza continua a cercare la sua attenzione, lui, in preda ad un attacco d'ira, distrugge l'appartamento e la fa fuggire, parlandole persino della sua "ascia preferita". Alla fine, quando ormai la ragazza è scappata, Pink esclama "perché corri via?" con un tono malinconico.
Don't Leave Me Now - Dopo la rottura del rapporto con la moglie, Pink cade in una profonda depressione. La implora di non lasciarlo, di tornare, perché vuole buttarla, ovviamente in senso metaforico, in un trita-documenti e picchiarla in pubblico.
Another Brick in the Wall (Part III) - Pink decide di finire il muro a causa della rabbia scaturita in lui dopo il tradimento della moglie, giudicando di non aver bisogno di nulla e riducendo tutti i suoi conoscenti a semplici mattoni nel muro.
Goodbye Cruel World - Il brano descrive la reazione disperata di Pink che assiste al completamento del suo "muro psicologico" che lo divide dalla società e gli impedisce una vita serena; si capisce, inoltre, che lui è consapevole del suo isolamento e, disperato, non può fare altro che dire "addio" al mondo intero.

CD 2
Hey You - Egli capisce di aver sbagliato a chiudersi in se stesso e tenta di recuperare qualche contatto con il mondo esterno. Per quanto tenti, però, il muro impedisce che le sue richieste di aiuto vengano recepite, e più chiama, più il suo tono si carica di disperazione. La canzone rappresenta il punto di passaggio dall'isolamento dalla realtà del protagonista al momento in cui abbraccia il movimento fascista dei Vermi (The Worms), che possono essere considerati una personificazione della follia, in quanto nella penultima canzone del secondo disco, The Trial, il giudice è un verme che alla fine del processo, ("The Trial", per l'appunto) condanna Pink ad uscire dal suo muro psicologico, (l'ultimo verso della canzone "Tear down the wall" vuol dire "abbattete il muro"), quindi le stesse entità che hanno costruito il muro ne ordinano ora l'abbattimento; questa interpretazione viene richiamata nel verso di Hey You che dice "and the worms ate into his brain" che letteralmente significa "e i vermi mangiarono nel suo cervello", linguaggio metaforico che si può interpretare con il fatto che Pink impazzisce dopo aver eretto il muro.
Is There Anybody Out There? - In questo punto della storia il protagonista dell’album, Pink, sta tentando di raggiungere qualcuno al di là del muro che ha costruito. La domanda ripetuta più volte: "Is there anybody out there?" ("C’è qualcuno lì fuori?") resta senza risposta lasciando spazio al delicato e triste arpeggio di chitarra che introduce Nobody Home.
Nobody Home - Pink, dietro la solitudine del suo muro psicologico, descrive la sua vita solitaria. Infatti, anche se ha tutto, sa che quando tenterà di stabilire un contatto con l'esterno fallirà. La qualità di registrazione del brano, soprattutto del pianoforte iniziale, suggerisce che Pink si trovi in un locale.
Vera - Pink, depresso, ripensa a suo padre, che non ha mai conosciuto perché è morto in battaglia durante la seconda guerra mondiale.
Bring the Boys Back Home - Pink ricorda, con molto dolore, la sua delusione e la sua tristezza alla notizia che il padre non sarebbe mai più tornato dalla guerra.
Comfortably Numb - Pink, completamente isolato dalla società, non riesce a sopportare le pressione di una vita da rock star e ha un malore nella sua camera d'albergo, prima di un concerto. Un dottore viene mandato nella camera e fa un'iniezione a Pink, dandogli la forza che necessita per esibirsi. Alle parole del medico Pink risponde confusamente ricordando momenti dell'infanzia correlandoli alla situazione nella quale è precipitato, ma tutto in modo "comodamente intorpidito" ed abulico. Il testo è scritto come una conversazione, con la voce di Waters per il dottore e quella di Gilmour per Pink.
The Show Must Go On - Nel brano lo "show" è una metafora che indica la vita di Pink, che deve andare avanti anche se isolata dalla società. Tuttavia, lo stress che questa scelta comporta causa l'allucinazione che comincia in In the Flesh. La canzone può essere anche interpretata letteralmente, vale a dire che, anche se Pink si oppone o se ha problemi di salute, viene costretto dai suoi produttori ad esibirsi.
In the Flesh - In preda ad un'allucinazione causata dalla droga assunta per mezzo del dottore del brano Comfortably Numb, Pink si immagina durante un concerto, mentre canta davanti al suo fedele pubblico, con lo stesso atteggiamento di un dittatore che parla alla folla. L'artista ordina ai suoi uomini di buttare "contro il muro" tutti coloro che considera indegni (omosessuali, un nero, un ebreo, un ragazzo "con i brufoli", un altro che fuma marijuana e addirittura un uomo di cui semplicemente non si fida).
Run Like Hell - Pink, in preda all'allucinazione iniziata in In the Flesh, si immagina come una figura autoritaria, molto simile ad un capo nazista, mentre si esibisce in un concerto. In preda ad una rabbia irrazionale caccia il suo pubblico, minacciandolo.
Waiting for the Worms - In preda alla stessa allucinazione iniziata in In the Flesh, Pink, dietro il suo "muro", seduto in un bunker, aspetta i "Vermi", nella più assoluta solitudine e si immagina mentre incita i suoi seguaci all'odio verso omosessuali, neri, comunisti, ebrei e tutti coloro che giudica "indegni". Parlando con il megafono ad una folla Pink fa riferimenti espliciti al pensiero nazista: indossare la camicia nera, aprire le docce, accendere i forni, tutte cose con l'intento di "sterminare i più deboli". Non a caso ad inizio canzone Waters (che impersona Pink) grida: "Eins, zwei, drei, alle", ovvero "Uno, due, tre, tutti" in tedesco.
Stop - Pink, in preda all'allucinazione iniziata in In the Flesh, capisce di non poter continuare con la vita che fa (anche se è un artista, nella sua immaginazione si crede un condottiero nazi-fascista) e del suo "muro". Grida quindi la sua volontà di cambiare, immaginandosi in una cella, mentre aspetta che inizi il "processo" per giudicarlo, che avrà inizio nel brano successivo, The Trial.
The Trial - Pink viene giudicato per essere stato "colto in flagrante mentre mostrava sentimenti di natura quasi umana". Di sicuro questo significa che Pink ha commesso un crimine contro sé stesso, contro ciò che è diventato, tentando di comportarsi come una persona normale, di uscire dal suo "muro", fallendo e diventando l'individuo che più odia, simile a quello che ha ucciso il padre: un Nazista. Naturalmente non è un vero nazista nella sua vita, ma lo è nelle sue allucinazioni, causate probabilmente dall'iniezione del dottore in Comfortably Numb, allucinazioni nelle quali ora si trova sotto processo. Vari personaggi della vita di Pink partecipano al processo, come testimoni: il severo maestro di scuola, avverso al protagonista; la moglie, che lo ha tradito e che lo accusa di non averle parlato abbastanza spesso; la sua soffocante madre iperprotettiva, che lo vuole riportare a casa da lei. Il giudice Verme, invece, incarna la difficoltà di Pink a raggiungere la sanità mentale. La prima parte del processo è condotta dall'avvocato dell'accusa, interrotto dal ritornello di Pink, che piange per la sua sempre più precaria salute mentale e si chiede dov'è la porta nel muro dalla quale è entrato. Il processo termina con la sentenza del giudice, il quale ordina che Pink venga messo davanti ai suoi pari e impone a Pink di abbattere il muro. Pink obbedisce e da qui si introduce la canzone Outside the Wall.
Outside the Wall - Demolito il muro, l'artista esprime il suo pensiero riguardo al racconto e sottolinea che l'essere umano, anche volendo, non si può isolare dal mondo esterno, perché ci sarà sempre qualcuno disposto a "sbattere il cuore contro il muro di un pazzo". Le tre parole finali, però, indicano anche che per ogni persona che esce dal proprio isolamento, un'altra si isolerà, creando un circolo vizioso. Un'interpretazione che può essere aggiunta alla precedente, basata sul verso "alcuni barcollano e cadono", indicando che alcune persone, se non la maggior parte, ti abbandonano se sei chiuso da troppo tempo nel tuo "muro" ed è questo che accade al protagonista, Pink, nella storia.
 
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